IPSAR- CARCERE | SANTA MARIA C.V.

Casa circondariale di Santa Maria C.V.(CE)

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato” …  Art. 27 Costituzione Italiana

L’I.S“Ferraris” ha attivato presso la Casa Circondariale di S.Tammaro ( S.Maria C.V.) dei percorsi di istruzione per adulti che seguono la medesima regolamentazione dei Centri Provinciali per  l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Nel corrente a.s. (2015/16) sono attive tre classi, una prima, una quarta e una quinta  del percorso di secondo livello per l’istituto professionale del settore “Industria e Artigianato” ad indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”, per un totale di 54 frequentanti.

  1. A chi si rivolge

Il progetto formativo riguarda tutti i soggetti della comunità penitenziaria e scolastica ed è il riferimento di base che qualifica l’offerta didattica.

Esso si rivolge pertanto a:

  • detenuti-studentiche:
    • sono alle prese con un difficile momento della propriaesistenza,
    • scelgono o vengono indirizzati dalle figure istituzionali (gli educatori dell’area trattamentale) verso la scuola come momento di rieducazione e di promozione della propriapersonalità
  • personale Docente dell’Istituto,
  • personale della Casa Circondariale, in particolare gli Educatori e il personale dell’Area Trattamentale,

Progettare istruzione per i detenuti significa anche ricostruire legami, ponti tra istituzioni e territorio, per offrire opportunità, per permettere agli adulti di poter vedere, poter scoprire, poter pensare di ricostruire un futuro, riuscendo ad intraprendere percorsi possibili.

L’Esame di Stato viene di norma sostenuto all’interno della struttura penitenziaria. Peculiarità del nostro corso professionale è, comunque, l’opportunità di intraprendere un percorso formativo che può arrestarsi al termine del triennio, per acquisire la Qualifica di Operatore elettrico , o proseguire fino al conseguimento del Diploma di Tecnico della “Manutenzione ed assistenza Tecnica”. Questa articolazione si e rivelata particolarmente rispondente alle esigenze di un’utenza che, per ragioni indipendenti dalla propria volontà e dalle proprie capacita di apprendimento non frequenterà la scuola per un quinquennio. Si sottolinea anche l’attività di orientamento alle facoltà universitarie rivolta agli studenti particolarmente brillanti.

  1. Attività Didattica

L’organizzazione dell’attività didattica e la gestione degli spazi sono individuati insieme al Responsabile dell’Area Trattamentale, delegato dalla Direzione del Carcere, per conciliare le esigenze dell’attività didattica con quelle della struttura carceraria che le ospita e per favorire il rapporto di collaborazione tra la scuola e l’Amministrazione Penitenziaria.

L’attività docente viene dunque espletata nel rispetto di norme ben definite che vincolano gli insegnanti sia per quanto riguarda l’accesso nella struttura carceraria – è possibile accedere alla Scuola solo nei giorni in cui si è autorizzati sulla base dell’orario delle lezioni approvato dalla Direzione Carceraria – sia per quanto riguarda l’introduzione di materiale didattico o di supporti didattici che devono essere preventivamente autorizzati dal Direttore con particolare riferimento al software didattico, CD, penne USB e altro.

  1. Le scelte di fondo

Il sistema formativo degli adulti trae le proprie basi dalla teoria andragogica, in analogia con quella pedagogica, sui seguenti presupposti fondamentali:

  • Il bisogno di conoscere: a riguardo il primo compito del facilitatore è puntare allo sviluppo della consapevolezza del valore dell’apprendimento nel migliorare la loro qualità divita.
  • Il concetto di se del discente al fine di potenziare il senso di indipendenza edautonomia.
  • Il ruolo dell’esperienza: la maggiore esperienza assicura più ricchezza e possibilità d’utilizzo di risorseinterne.
  • La disponibilità ad apprendere: quanto viene insegnato deve migliorare le competenze e deve poter essere applicato in modo efficace alla vitaquotidiana.
  • L’orientamento verso l’apprendimento: deve essere centrato sulla vitareale.
  • La motivazione: nel caso degli adulti le motivazioni interne sono in genere più forti delle pressioni esterne.

L’idea-forza di questo progetto consiste, quindi, in un percorso flessibile che valorizzi l’esperienza di cui sono portatori gli studenti-detenuti e che si fonda   sia sull’approccio al sapere in età adulta sia sull’integrazione di competenze in genere separate come quelle relative alla cultura generale e alla formazione professionale.

  1. Articolazione del curricolo

Il corso di studi proposto dall’ISTITUTO PROFESSIONALE “G. FERRARIS” presso la Casa Circondariale è così articolato:

PRIMO PERIODO DIDATTICO  ===>   PRIMO BIENNIO

SECONDO PERIODO DIDATTICO ===> SECONDO BIENNIO

TERZO PERIODO DIDATTICO ===> UN MONOENNIO

 

per conferire, al termine del percorso di studi, un

diploma di

TECNICO DELLA MANUTENZIONE ED ASSISTENZA TECNICA

 INDIRIZZO “MANUTENZIONE e ASSISTENZA TECNICA”