Grande ed intensa la partecipazione degli alunni delle classi 5°A tur, 5°B eno, 5°B sala e 5°E eno all’evento svoltosi il 21 Marzo presso la sala Conferenze della Chiesa Ss Maria di Puccianiello, coordinato dalle Prof sse Musto e della Ragione, con il contributo delle docenti Buttini, Di Costanzo, Aulicino, Fasolino e Manfra
Dopo il saluto del Parroco, Don Saverio Russo e quello del Prof Rivetti che ha fatto le veci della DS Tarantino, i ragazzi hanno assistito con estrema attenzione alla proiezione del film ambientato a Castelvolturno. Molto importanti e toccanti i temi affrontati: la tratta dei neonati, la prostituzione e l’alta concentrazione di stranieri nel territorio di Castelvolturno. Temi trattati anche dai relatori intervenuti. Il regista De Angelis ha posto l’accento sull’uomo con la sua fragilità e disperazione, sottolineando l’importanza della dimensione esistenziale; infatti i suoi personaggi, pur rappresentando l’uomo nella sua solitudine e disperazione, mettono in risalto, comunque la ricerca di una speranza di riscatto anche in una situazione di degrado sociale ed economico assoluto, quale quella rappresentata dalla realtà di Castel Volturno oggi. Tante le domande poste dagli alunni, a cui De Angelis ha risposto sempre in modo chiaro, preciso e coinvolgente, evidenziando che la scelta dei nomi delle protagoniste, Maria, Fatima Virgin è stata voluta proprio in quanto, più di ogni altra cosa, questo rappresenta per lui un film sulla natività, su ciò che di sacro essa rappresenta e sul grande potere che assegna alla figura femminile.
La Dott.ssa Marilù Musto, giornalista del Mattino, che ha fatto anche da moderatrice, ha contestualizzato il messaggio del film mettendo in risalto la funzione “stimolatrice” dell’informazione giornalistica, in alcune indagini.
Il dott Del Gaudio, funzionario della Questura di Caserta, ha illustrato le motivazioni geopolitiche per cui tante persone dalla Nigeria, Senegal, Congo, Liberia e paesi dell’est Europeo si son trasferite, nel corso degli anni a Castelvolturno, analizzandone anche le tante difficoltà di integrazione e chiosando con un invito ai ragazzi a coltivare la propria capacità critica nel comprendere, attraverso un’adeguata conoscenza, il processo immigratorio in atto.
Infine Don Saverio, nel salutare la Platea, ha rimarcato la funzione di aiuto che la Chiesa ha nel confortare le anime “perse”.
L’evento ha rappresentato un importante e proficuo momento informativo/formativo per gli alunni del Ferraris anche in vista delle possibili tematiche da affrontare nel corso del prossimo esame di maturità.
L’attività rientra nell’ambito del Progetto Cittadinanza e Costituzione che vede come referente il prof .re B.Giannico