Elaborato di Bianca Di Lella classe 5° D sala A.S. 2020-2021
Menzione speciale come “Elaborato del cuore” al Concorso “La città che vorrei”

Mi guardo intorno, vedo solo verde.

19 Marzo 2055

Sera
È da molti anni che la vita nella mia città è cambiata. Mia madre ha sempre detto che sono stata
fortunata, rispetto a lei sono nata in un ambiente in cui basta affacciarsi dal balcone per poter sentire il profumo salino del mare di Napoli. Dice sempre “Bea, non credere che è stato tutto rose e fiori… per arrivare a dove siamo adesso ne abbiamo af rontate di avversità’’. Ma di che parla? Forse, per capirlo, avrei dovuto vivere la sua stessa storia.

21 Marzo

Adoro scrivere, soprattutto quando mi trovo seduta sotto il salice piangente che abbiamo nel
giardino di casa. Nonna Rosa ci tiene ai suoi fiori, ogni volta che le chiedo se posso aiutarla ad
annaffiare i lillà, dice che prima di farlo devo guardare ed imparare: “Bisogna comprendere il
fiore.’’ È da mesi che mi vengono ripetute sempre le stesse cose, e a volte penso che tutti siano
ossessionati dalla natura!

Ore 15:09

Il mio nome è Beatrice, mia madre è sempre stata appassionata della Divina Commedia di Dante.
Ho 17 anni e ho i capelli neri. Per il resto non ha importanza cosa ho studiato o dove sono nata. La
prima lezione che mi ha insegnato la mamma è stata “Beatrice, non importa che cognome hai, cosa
hai studiato o come ti vesti, tu sei e rimarrai Beatrice per il resto della tua vita. Ricorda che se vuoi
fare una cosa, puoi farla’’.
In passato ha sofferto molto, è per questo che domani voglio chiederle di raccontarmi il suo vissuto,
voglio capire perché dice che sono stata fortunata ad essere nata in quest’epoca.
NOTIZIE DAL MIO SMARTPHONE: inquinamento, estinzione degli orsi polari,
surriscaldamento globale, pandemia, la giornata della sconfitta al Covid-19. Ma cosa sono tutti
questi risultati? E gli orsi polari?

22 Marzo

“Mamma… è da qualche giorno che vorrei chiederti una cosa… non so che parole usare onestamente,
ho come la sensazione che tu abbia paura di quello che sto per chiederti. Cos’è successo tanti anni
fa? Perché dici che sono fortunata?’’.

4 Aprile

Sotto il salice piangente
Finalmente ai miei occhi risulta chiaro il motivo per cui la nonna mi sgridò quando raccolsi un
papavero da terra.
La mia sorellina è così innocente… è nata in questo contesto e continuerà a vivere come le hanno
insegnato. In fin dei conti, non so con che coraggio abbiano deciso cinquant’anni fa di cambiare le
proprie abitudini. Ogni cosa che faccio con abitudine mi rassicura!

6 Aprile

Oggi per pranzo nonna Rosa ha preparato dei burger di ceci con una crema di avocado e semi di
girasole, sa perfettamente che impazzisco quando prepara questo piatto!
Mia madre ha detto che all’epoca non era usuale mangiare preparazioni del genere. E che
all’improvviso hanno iniziato a promuovere uno stile di vita basato sul consumo di prodotti vegetali
e biologici, che da come ho capito consiste nel mangiare tutto ciò che cresce naturalmente sulla
terra.

Ore 16:01

”Un’alimentazione prevalentemente vegetariana contribuisce a ridurre le emissioni inquinanti, la cui
causa principale sono gli allevamenti intensivi di bestiame, deforestazione e desertificazione.”
(articolo di Greenpeace)
Cinquant’anni fa di problemi ce n’erano eccome… menomale che oggi siamo tutti più civili e non
siamo degli automi di carne. È strano -o almeno lo è per me- che, all’epoca invece di dare
importanza alla vita si desse priorità ad altro.

2037, dal diario della madre di Bea.

Da giovane ho sempre avuto paura di avere una figlia. Per me crescerne una in un ambiente privo di
umanità e altruismo era impensabile.
Nel 2019 scoppiò la pandemia del corona-virus, nonostante gli anni passati, ricordo mia madre
piangere per mia sorella che era lontana.
Cercavo di immaginare il futuro della mia città dopo che la malattia ci avrebbe lasciati.
Ricordo che gli animali si riappropriano dei loro territori, ed io che dal mio balcone respiravo a pieni polmoni un’aria mai assaggiata prima.
Ci sono voluti ben due anni, ma da lì ne siamo usciti tutti consci. Non si poteva tornare alla
normalità, bisognava fare qualcosa per migliorare.
Ricordo che la solidarietà che si creò in quella situazione divenne un principio di vita; le persone
con l’acquolina in bocca, dopo mesi e mesi, riassaporarono il senso di libertà.
E la terra? Dopo secoli di sofferenza no-stop, in quei due anni divenne bellissima, e guarì da ogni
male.
Nel 2026, il governo italiano stanziò con l’Unione Europea delle manovre per migliorare le
condizioni di vita dei cittadini, riavviare l’economia e salvaguardare il pianeta, promuovendo il
concetto della ”green-economy”. Nel giro di pochi anni il consumo di plastica si ridusse
drasticamente, e si iniziò ad usare materiali biodegradabili, riciclando e smaltendo la plastica
residua sul pianeta. Il mare, ahimè, soffrì ancora per qualche anno, il quantitativo di materiale al
suo interno era ormai arrivato ai limiti dell’eccesso, ma la tecnologia con il tempo fece passi da
gigante, inventando una macchina capace di ripulire gli oceani, restituendo così agli animali il loro
habitat naturale.
L’acqua tutt’oggi viene solo venduta in contenitori di tetrapak o in lattina, non esistono più le buste
di plastica, adesso è tutto biodegradabile. Come ad esempio gli imballaggi della frutta vengono
realizzati solamente in cartone.
Grazie a vari progetti urbanistici, nei centri delle grandi città, nacquero le fattorie verticali; le quali
permettevano di poter vivere un’esperienza diretta a contatto con la natura. E vennero piantati fiori
ed alberi che crescevano senza più la paura di essere abbattuti e sradicati prima del tempo.
Intanto arrivò la notizia che gli orsi polari giunsero al punto critico legato al rischio estinzione: oggi
di loro resta solamente il ricordo.
Malgrado la pessima notizia, mi accorsi con mio grande stupore, che gran parte dei cittadini
risposero con entusiasmo a questo nuovo e radicale stile di vita. Doveva esserci una pandemia
come questa per renderci conto che era questo il modo migliore per poter vivere, e che tutti i
cataclismi ambientali erano una conseguenza dalle nostre abitudini malsane.

Anche le centrali elettriche iniziarono a sostenere l’energia rinnovabile. L’aria era pulita, il terreno
era fertile e il mare era limpido. Mentre l’elevato tasso legato ai casi tumorali subì col tempo un
efficace calo di registrazioni.
Al contempo la tecnologia continuò a svilupparsi, lanciando sul mercato macchine ad
alimentazione elettrica, dotate del più recente ed efficace impianto fotovoltaico che garantiva il
rinfrancarsi delle batterie al loro interno. Tra le più sofisticate tecnologie, vennero ideati robot
capaci di tergere le strade e rinvigorire parchi pubblici. Mentre noi cittadini prendemmo l’iniziativa
di proporre allo stato manovre che avrebbero potuto impedire l’espansione del fenomeno correlato
al surriscaldamento globale, il quale accolse con interesse e fiducia tutti i nostri suggerimenti. Era
evidente che stavamo cambiando, e il nostro nuovo modello di vita fu considerato e condiviso dalla
maggior parte dei paesi del mondo. D’allora il consumismo è diminuito del 48%.
C’è il sole oggi, e provo a guardarmi intorno… Non so se sia un sogno o meno, ma i papaveri
stanno sbocciando…

Bianca Di Lella
 I.S. Galileo Ferraris Caserta