Alternanza scuola lavoro

L’alternanza integra i sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro attraverso una collaborazione produttiva tra i diversi ambiti, con la finalità di creare un luogo dedicato all’apprendimento in cui i ragazzi siano in grado di imparare concretamente gli strumenti del “mestiere” in modo responsabile e autonomo. Se per i giovani rappresenta un’opportunità di crescita e di inserimento futuro nel mercato del lavoro, per  le aziende si tratta di investire strategicamente in capitale umano ma anche di accreditarsi come enti formativi.

Con la L.107 questo nuovo approccio alla didattica, rivolto a tutti gli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno, prevede obbligatoriamente un percorso di orientamento utile ai ragazzi nella scelta che dovranno fare una volta terminato il percorso di studio. Il periodo di alternanza scuola – lavoro si articola in 400 ore così suddivise: 120 ore terzo anno – 200 quarto anno – 80 quinto anno.

L’alternanza si realizza con attività dentro o fuori dalla scuola.

Nel primo caso si tratta di orientamento, incontri formativi con esperti esterni, insegnamenti di istruzione generale in preparazione all’attività di stage. Le attività fuori dalla scuola riguarderanno lo stage vero e proprio presso le strutture ospitanti e la formazione in aula. Sono previste diverse figure di operatori della didattica: tutor aziendali, docenti che seguono l’attività didattica in aula, docenti incaricati del rapporto con le strutture ospitanti/aziende, i consulenti esterni.

L’istituzione scolastica o formativa con la collaborazione del tutor esterno designato dalla struttura ospitante/azienda valuta il percorso di alternanza effettuato e provvede a certificare le competenze acquisite dagli studenti nel percorso.

Le competenze acquisite costituiscono credito sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma o della qualifica, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi ivi compresa l’eventuale transizione nei percorsi di apprendistato.

I percorsi formativi di alternanza scuola lavoro sono resi possibili mediante apposite convezioni che la scuola stipula con imprese del settore alberghiero, camere di commercio, industria, artigianato, terzo settore che sono disposti a ospitare lo studente per il periodo dell’apprendimento.

I percorsi di alternanza si svolgeranno in Italia e anche all’estero, anche durante la sospensione delle  attività didattiche e  con la modalità dell’impresa formativasimulata.

La costituzione del Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro presso le Camere di Commercio rappresenta uno strumento di raccordo per facilitare l’incontro tra imprese ed istituzione scolastiche

Le fonti di finanziamento utilizzate dalla scuola per realizzare percorsi di alternanza derivano per la quasi totalità dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR). Altre forme di finanziamento riguardano i fondi d’istituto, i fondi regionali, i fondi FSE, privati e quelli previsti dai PON.

Il 23 marzo 2018, nella sala convegni  dell’ Istituto Alberghiero “Ferraris” di Caserta, presso la sede centrale di via Petrarca, nel corso di una  giornata dedicata alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro,  gli studenti della IV B , IV D e IV E  ad indirizzo enogastronomia,  coordinati dalle docenti Rossella Della Ragione e Concetta Di Costanzo, hanno incontrato i fondatori di due start up innovative del  territorio, espressioni della green economy casertana: la società BIOSPIRA e la SFREEDO.

La Dirigente scolastica, Dott.ssa Antonietta Tarantino, ha introdotto i lavori, salutando e presentando gli ospiti presenti, iniziando dai due biologi fondatori della società BIOSPIRA srl di Alvignano, che  hanno raccontato all’uditorio la loro esperienza di giovani businessmen e  della loro scelta di creare  un impianto di coltivazione e trasformazione dell’alga spirulina, il super-cibo del futuro, così come è stata definita dall’ONU.

Stimolati dall’interesse degli allievi presenti i due, Onofrio Biasi ed Antonio Mirto, hanno raccontato del loro desiderio di autonomia nel lavoro, delle difficoltà per il reperimento dei fondi, dell’orgoglio di vedere riconosciuta nella propria terra la loro idea rivoluzionaria, fino ad elencare le  prodigiose qualità dell’alga marina che potrebbe essere una preziosa alternativa alle proteine animali, in tempi in cui le risorse idriche del pianeta sono limitate, e potrebbe  addirittura costituire un mezzo utile a risolvere la questione della nutrizione nel mondo.

Il  dr. Michele Bellocchi, fondatore nel 2015 della società SFREEDO, azienda casertana  ha dichiarato guerra allo spreco alimentare.

Considerando che ogni italiano getta via in media 145 kg  di cibo ogni anno, SFREEDO ha creato un’app che comunica in tempo reale ai consumatori iscritti, in quale esercizio commerciale è possibile acquistare elementi prossimi alla scadenza, ancora ottimi da consumare e a prezzi fortemente ribassati.

Gli alimenti che rischiano di essere invenduti per mancata adesione degli utenti vengono ceduti gratuitamente ad enti benefici, o onlus al servizio della comunità.

La community di SFREEDO comprende oggi circa 6.400 consumatori e dopo circa due anni di attività è riuscita a salvare dallo spreco più di 34 tonnellate di cibo.

 

Gli studenti alla fine della giornata di lavoro hanno mostrato il loro apprezzamento agli esperti intervenuti con numerose domande di chiarimento, animando un intenso dibattito ed un confronto attivo sulle tematiche trattate